Il fotografo e pittore surrealista Emmanuel Radnitzky meglio conosciuto con il nome Man Ray e per le sue rayografie
Sosteneva che “I desideri creano la realtà”.
E i nostri desideri quali sono?
Cerco di spiegare meglio
Scrivo dopo aver realizzato qualche piccolo traguardo
Corsi conseguiti, progetti fotografici, di cui uno te ne parlerò nel prossimo articolo, aggiunta di nuove
Sezioni nel sito, esempio il portfolio
Di cui ne vado veramente fiero
Ma ti dirò una cosa
Sentire dentro me che non è mai abbastanza quello che sto cercando di fare per il prossimo
È ciò che mi fa andare avanti nel mio credo
Ti fa andare avanti perché senti dentro di te una forza interiore che cerca di spingerti nella direzione giusta, verso uno scopo preciso
Ti è mai capitato di sentirti così?
Siamo abituati ad avere tanti e forse tanti stimoli attorno a noi
In una società che ci ha abituato alla gratificazione immediata
Quasi dimenticandoci di quanto sia bello arrivare passo dopo passo a ciò che ci rende felici
E mi ci metto dentro io stesso “con tutti e due i piedi” in questo modo di agire reagire
Perché rifletto su questo ?

Perché la voglia di ottenere tutto subito saltando i gradini giusti per conseguire i risultati
importanti nel percorso è all’ordine del giorno
E probabilmente è l’errore più grande che si possa commettere.
Ma la consapevolezza di poterci arrivare prima o poi al focus che abbiamo in testa
è ciò che ci fa stare saldi al terreno
seminando un poco alla volta, curando questi semi.
Creando quella realtà che come dice Man Ray nasce dal desiderio proprio
E il desiderio mio
È di dare importanza e valore alle persone che incontro sulla mia strada attraverso
Il Ritratto Fotografico
Il Ritratto di Persone uniche e speciali, persone di tutti i giorni.
Le Persone che con il loro vissuto,
Sanno raccontarsi al mondo per ciò che sono.
E cosa posso fare io per il prossimo ?
Il compito mio è di mettere a servizio di tutti
Le mie competenze tecniche e umane
Ricreando un’esperienza di condivisione
Perché questo è il mio sogno, renderti unico.
E ti saluto come sempre
Niccolò