Perché ho scelto questo corso?

Te ne parlo qui di seguito

Nel mese di Aprile di questo 2023 ci sono stati molti cambiamenti personali.

Ho intrapreso una nuova esperienza lavorativa nel mondo della fotografia . Mi sono accorto da subito che renderlo concreto è il compito più arduo.

Ammetto che non è tutto in discesa come può sembrare, specialmente se inizi da zero e stai sviluppando nel mentre le tue competenze.

Per questo motivo credo che  investire su sé stessi per impararne di nuove è un fattore fondamentale per il proprio percorso.

In parte ero consapevole a cosa andavo incontro nello scegliere questo corso intensivo, aprire la propria mente al confronto è qualcosa di molto importante è uscire dai propri limiti, avere una visione da un prospettiva differente fa riflettere sempre nel bene e nel male.

Così ho preso questa decisione.

Con i primi soldi messi da parte e con tanto entusiasmo iniziai questo nuovo corso sul Ritratto Avanzato.

Non una lezione qualsiasi perché questa volta ho scelto uno dei migliori, insegnante per questo tema. 

Ovvero Toni Thorimbert! 

Uno tra i più importanti fotografi nel nostro paese e di livello internazionale nel panorama della fotografia di reportage e di moda. 

Non nascondo che un po’ il timore era presente in me. Però più passavano i mesi dalla data del corso e più incontravo persone anche casualmente che mi dicevano:

“Se vuoi imparare veramente qualcosa, vai da lui!” oppure “Quando uscirai da lì, è come un incontro sul ring, ne uscirai sfatto ma qualcosa cambierà. Magari non subito ma vedrai che servirà”.

Così verso metà mese entro nel suo studio in quel di Milano. 

Per una persona appassionata di fotografia è come entrare nel suo studio è entrare in un luogo magico dove si respira la storia della fotografia contemporanea.

Iniziai ad osservare tutto lo studio con lo stupore di chi vede per la prima volta dal vivo ciò che si era immaginato e che aveva sentito parlare.

Dopo una breve chiacchierata e presentazione e uno sguardo al portfolio da parte di Toni, iniziò un semplice esercizio che nel giro di qualche ora sul posto mi ha messo in crisi.

La luce, semplicemente la luce.

La difficoltà non è tanto il solo gestire la luce in sé. 

È saper usare la luce in funzione a ciò che si vuole dire. E la luce può dire molte cose differenti pur avendo davanti lo stesso identico soggetto. 

E’ difficile e non lo impari subito, ma capirlo è fondamentale.

Ero in totale difficoltà nella semplicità.

Esprimere un’emozione, un messaggio attraverso la luce è ciò che più di tutto serve per realizzare un buon lavoro.

La cosa divertente e coinvolgente è più ogni “colpo” (insegnamento) che Toni sferrava, più mi “spogliava” da ogni mio cliché, da ogni schema che avevo acquisito in questi tre anni di studio. 

Via da lì ho capito che ancora non avevo imparato nulla e che ogni giorno c’è qualcosa da apprendere e va affrontata. 

Tutta l’artificiosità inutile serve a ben poco in fotografia se non usata con consapevolezza.

Ci dimentichiamo che osservare ciò che è semplice è quello che può creare qualcosa di veramente importante e unico. Anche nel quotidiano di ognuno di noi.

La strada è ancora lunga e avere questa consapevolezza aiuta a fermarmi e riflettere il più possibile cercando di pormi le domande necessarie a cui dare risposta facendo.

Questo è tutto

Niccolò